L’informazione ai tempi del Covid-19

Introduzione

Buongiorno!
Come socio dell’APS Progetto Comune mi sento chiamato a condividere con gli altri soci, in primis, e con tutti voi che state leggendo questo articolo, una serie di consigli utili per contrastare il pullulare di informazioni false e la tendenza a condividere un articolo dalla semplice lettura, a volte, del titolo riportato. Queste false informazioni nella maggior parte dei casi portano a reazioni nocive sia in piccoli gruppi di persone, sia su scala molto più ampia, comunitaria per esempio o addirittura nazionale.
L’obiettivo che come Progetto Comune ci poniamo è quello di fornire sempre un’ informazione scientificamente attendibile derivante da fonti autorevoli, in modo che chiunque possa far proprio il contenuto dell’argomento ed elaborare in modo autonomo un pensiero critico al riguardo, ma torneremo su questo punto più avanti. In questo articolo intendo soffermarmi sull’importanza dei dati che stanno sotto le informazioni che leggiamo, infatti non è sempre facile comprendere se una notizia (l’informazione quindi) è originata da dati attendibili o meno.

Una serie di consigli utili per contrastare il pullulare di informazioni false e la tendenza a condividere un articolo dalla semplice lettura del titolo

Districarsi nella giungla dell’informazione

Stiamo vivendo un periodo molto particolare in cui il tempo di informarsi e “surfare” la rete è tanto, ma questo porta a dei problemi fondamentali che dovrebbero portare il lettore a porsi le seguenti domande:

  • Cosa sto leggendo?
  • Chi lo ha scritto?
  • Ho letto la stessa notizia da altre parti?
  • L’articolo riporta da dove ha preso i dati per darmi queste informazioni?
  • Quale è la fonte dei dati?
  • E’ una fonte attendibile?

Una volta verificate queste caratteristiche possiamo avere un’idea più completa di cosa stiamo leggendo e nel momento in cui la domanda “è attendibile” ha una risposta positiva, possiamo dire che stiamo leggendo informazioni valide, che possono essere condivise, ed eventualmente discusse in modo costruttivo nei luoghi che la rete rende disponibili (social network ad esempio o gruppi di chat).

Covid-19

Nei giorni che stiamo vivendo, spero la maggior parte di voi in casa, ci troviamo di fronte ad un evento storico di particolare entità: una pandemia, cioè un’ Epidemia con tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti . Per far fronte a questo evento eccezionale sono state adottate misure drastiche dal nostro governo per fermarla, come quella di intimare le persone a stare in casa.

 Trovandoci in casa la maggior parte di noi ha a propria disposizione più tempo per utilizzare tutta la tecnologia che il XXI secolo ci ha portato: siamo tutti davanti al PC o allo smartphone, sintonizzati sui differenti social network e connessi per un costante aggiornamento ai siti di informazione. Questa connettività h24, che oggi sperimentiamo in modo massiccio e con meno pause, ci sottopone ad una quantità tale di informazioni che risulta difficile, anche per un lettore attento ed allenato capire quali siano vere, quali false e quali nocive, vediamo insieme alcuni passaggi che possono semplificarci questo passaggio di comprensione, per rendere anche più tranquillo un momento storicamente stressante. 

questa connettività h24 ci sottopone ad una quantità tale di informazioni che risulta difficile capire quali siano false

Primo passo – Dove posso reperire le informazioni?

Il primo consiglio che riporto, che ai più sembrerà banale, ma in questo particolare contesto credo che il “repetita iuvant” calzi a pennello, è: partire sempre dai dati ufficiali

I dati ufficiali hanno due vantaggi:

  1. dovrebbero essere sempre quelli più attendibili
  2. sono semplicemente numeri

Il fatto che i dati siano ufficiali non li rende immuni da errori di precisione, ma sono immuni dall’invenzione di chi cerca solo un click sul proprio sito (vedremo anche questo aspetto); il fatto di essere semplicemente numeri rende possibile, sapendoli leggere, la costruzione di una nostra idea, una nostra notizia e, soprattutto, ci danno la forza di verificare ogni altra fonte.

Le considerazioni fatte fin qui sono considerazioni generali, che potete considerare sempre valide anche una volta finita l’emergenza CoViD-19, ma ora veniamo ai consigli su come informarci ai tempi del CoViD-19.

Partiamo con gli organi istituzionali da cui possiamo prendere le informazioni

(per semplicità i link sono pagine Facebook ma ogni organo ha anche account su ogni altro social network, nonché siti istituzionali, che però sono non di rado meno fruibili dei canali social):

Informazioni istituzionali

Istituto Superiore di Sanità

Protezione Civile Ogni giorno alle 18 trasmette in diretta l’aggiornamento quotidiano

Sanità Regione lazio Dove giornalmente vengono pubblicati i nuovi dati locali

ASL Roma 4  Giornalmente pubblica il report dei contagi/guariti nella nostra area

Sito comune Anguillara Sabazia

Informazioni sullo stato della pandemia

Per chi volesse dare uno sguardo generale sullo stato della pandemia, è utile ragionare sulle autorità nazionali ed internazionali che riportano i dati ufficiali sul tema.

Lo stato italiano è all’avanguardia in Europa e nel mondo nel campo degli open data (https://it.wikipedia.org/wiki/Dati_aperti) anche in questo momento di crisi: ogni giorno la protezione civile mette a disposizione di tutti i dati relativi alla pandemia in formato raw (grezzo) sul proprio github (https://github.com/pcm-dpc/COVID-19): questi dati possono essere letti ed elaborati da chiunque per poterli presentare al meglio e renderli leggibili ai più come la dashboard fatta da un architetto software (Franco Mossotto): http://bit.ly/covid19it

Se volete sapere come funziona e come vengono elaborati i dati potete leggerre questo articolo: http://bit.ly/covid19it-blog

Per quanto riguarda i dati mondiali si può fare riferimento al sito dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità):

Secondo passo: cosa faccio quando vedo una notizia potenzialmente vera e la ritengo utile?, Un esempio pratico

Se siete arrivati fin qui è chiaro che il mio intento di suscitare in voi delle domande è riuscito. Per comprendere meglio di cosa abbiamo parlato finora vediamo come la leggerezza nel condividere le informazioni possano portare a dare informazioni errate e generare situazioni paragonabili a quelle di panico:

tutti siamo iscritti a molti gruppi WhatsApp che spesso contengono decine, se non centinaia, di messaggi giornalieri in cui è difficile districarsi.

Ad un certo punto arriva un link ad un articolo locale:

Aprendo l’articolo compare questa mappa:

Allarmati non potete fare altro che condividere, in buona fede, questo link con chiunque pensiate sia interessato sperando di fare una buona azione.

Questo è il più grande errore: condividere informazioni senza aver letto i siti istituzionali per verificarne la veridicità è il primo modo in cui le informazioni false intasano giornalmente la rete e ci bombardano da più fonti.

Quello che si deve fare quando entriamo in contatto con una potenziale informazione è andare a verificare la notizia nei canali attendibili ed istituzionali: nel nostro caso i siti attendibili con i quali rispondere alla domanda: “ho letto questa notizia da altre parti?” sono la ASL RM 4 oppure il sito del comune:

http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/news/1907-emergenza-epidemiologica-covid19/

nel caso specifico vediamo che il confronto tra le due fonti non ci porta allo stesso risultato, infatti il sito del comune dice tutt’altro:

condividere informazioni senza aver letto i siti istituzionali per verificarne la veridicità è il primo modo in cui le informazioni false intasano giornalmente la rete e ci bombardano da più fonti.

Una volta fatto questo confronto (tempo necessario 50 secondi circa), verificando le notizie e le fonti, avete ottenuto due risultati:

  1.  sbugiardato e verificato la vera notizia.
  2. interrotto, da parte vostra, il circolare di una notizia falsa

il terzo potenziale risultato che avete ottenuto in 50 secondi è quello di poter condividere con tutti l’inattendibilità della notizia.

Vediamo insieme un esempio corretto di condivisione dell’informazione:

In questo messaggio, che come vedete ha la stessa fonte secondaria per noi (il gruppo whatsapp), sono contenute una serie di informazioni che rendono il messaggio, e l’informazione al suo interno, attendibile:

  • fonte istituzionale (ASL RM4)
  • seconda fonte istituzionale (Comune)

Terzo passo: fare attenzione ai malintenzionati!

In questo fiume in piena di link, messaggi, articoli, siti nati per far fronte all’emergenza, bisogna stare attenti ai malintenzionati che, con semplici stratagemmi potrebbero rubare i vostri dati personali o peggio…

Un esempio breve ma chiarificatore è un sito che sta girando molto nella rete, arrivando a tutti su più fronti (social network, messaggi WhatsApp, etc..), il sito in questione è:

autocertificazione.online

(ora chiuso dalla polizia postale)

Questo fantomatico sito, molto semplice e pulito, dai colori simili ai siti istituzionali, faceva compilare i propri dati personali, i motivi dell’uscita da casa generando un pdf da poter stampare in caso di controlli delle forze dell’ordine.

Bello no? Fantastico!!!

Però, c’è sempre un però:

  1. il sito non era istituzionale, 
  2. non era certificato sulla protezione dei dati personali 

Cosa significano queste due cose: nella migliore delle ipotesi, aveva tutti i dati personali delle persone che lo avevano usato; nel peggiore dei casi, aveva tutti i dati per rubare la vostra identità.

Conclusioni

Spero, con questo breve (forse nemmeno troppo) articolo, di aver contribuito a rispondere ad alcune domande che ci si pone quando si naviga in rete e di aver suscitato in voi la giusta dose di dubbio la prossima volta che vi imbatterete in un link riguardante le informazioni sul CoViD-19, ma più in generale, ogni volta che vi troverete di fronte ad un qualsiasi articolo di cronaca.

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