Biodigestore: sabato 12.11.2022 alle 9.30, manifestazioni di protesta

La realizzazione di questo impianto nell’area al confine sud di Anguillara, di cui si parla da anni, danneggia la nostra città e il Parco in cui essa è inserita.

Si tratta di una iniziativa che scarica in periferia (a poche centinaia di metri dai quartieri “I due pini” e “Campo Marinaro”) i rifiuti provenienti dal quadrante nord della capitale.

Rifiuti organici che verranno trasportati da Roma percorrendo Via Braccianese e Cassia-Bis/Baccanello, scaricati vicino alle nostre case per poter essere trattati con processo anaerobico al fine di produrre biogas che verrà stoccato in cisterne posizionate in loco.

L’ennesimo impianto a servizio della collettività che si aggiunge ai troppi già esistenti in zona.

Il tentativo di dialogo con Gualtieri e la sua giunta è stato inutile, sono fermamente convinti di questa scelta.

La cecità dell’Amministrazione capitolina è evidente. Il suo unico obiettivo appare essere quello di fregiarsi della coccarda di aver trovato una soluzione al problema rifiuti fregandosene delle conseguenze (leggi anche inceneritore a Santa Palomba) che questa comporta agli abitanti dell’area prescelta. Poco importa se nell’area interessata insistono già innumerevoli impianti che generano già un elevato carico antropico/ambientale del quadrante.

La soluzione alla gestione dei rifiuti di Roma comporta decisioni che vanno oltre la malsana idea di trovare un modo per bruciarli o per trattare l’umido. Il ritardo decennale di un serio progetto di raccolta differenziata (la cui responsabilità investe TUTTE le forze politiche, nessuna esclusa) e di modifiche normative che portino alla riduzione dei rifiuti (laddove possibile), non può essere colmato con forni per bruciare, buche da riempire o impianti fuori dalla città laddove nessuno vede cosa si scarica.

Ci aspettavamo un approccio diverso al tema, serio e non propagandistico. Così non è. I cittadini hanno solo le armi della protesta e quella del voto.

Sabato si protesta e poi tra qualche mese si vota, noi saremo alla manifestazione e vogliamo che la politica assuma l’impegno di proteggere queste zone già fortemente impattate da impianti e servizi per la collettività.

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