Abstract: Ama e Roma vogliono realizzare un impianto di compostaggio a ridosso delle case di Osteria Nuova e Anguillara. I cittadini di Zona si sono attivati per impedire questa ulteriore criticità. Durante l’incontro con il Presidente Simonelli del XV Municipio, come associazione impegnata sul territorio, lo abbiamo informato dell’esistenza di progetto, per un impianto analogo, a pochi chilometri da Osteria Nuova, in Zona Monte Lungo nel Comune di Anguillara. Abbiamo proposto al Presidente, di rendersi parte attiva, nella convocazione di una conferenza tra istituzioni locali. Ciò al fine di trovare un accordo finalizzato che scongiuri il suicidio ambientale che si avrebbe per la presenza di due impianti ravvicinati e ragionare, insieme, per la eventuale realizzazione di un solo impianto, da farsi in luogo adatto, previa consultazione della cittadinanza ivi residente.
Il 19 febbraio, su invito del “Comitato NO compostatore” di Osteria Nuova/Cesano, abbiamo partecipato ad un incontro, presso la Parrocchia di Osteria Nuova, con il Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli.
All’incontro hanno preso parte anche i cittadini di Osteria Nuova e Cesano, interessati alla vicenda inerente il piano industriale di AMA che prevede la realizzazione di un impianto di compostaggio su Via della Stazione di Cesano, a ridosso delle case di Osteria Nuova e a circa 350 metri dalle case della Zona “Due Pini” / Via Santo Spirito, nel Comune di Anguillara.
Alcuni rappresentanti dei cittadini appartenenti al “Comitato NO compostatore” hanno manifestato la propria contrarietà al progetto motivandola con una serie di osservazioni (riportate nella petizione in corso che invitiamo tutti a firmare) fondate su concrete preoccupazioni nonché su importanti dubbi di legittimità in merito alla scelta del sito che, stando alle informazioni raccolte dal Comitato, sarebbe stata fatta senza considerare le criticità del quadrante, già gravato da numerosi impianti ad elevato impatto ambientale e ad elevato rischio per la salute.
Il Presidente Simonelli ha chiarito che è intenzione del Municipio procedere ai confronti con la cittadinanza al fine di raccogliere tutti gli elementi che emergono sul territorio per poterli poi riportare e documentare come criticità alla Sindaca capitolina. Lo stesso Simonelli ha chiarito che ogni dettaglio raccolto è utile ad inquadrare una scelta che non è intenzione del Municipio imporre alla cittadinanza.
Con questo intento il Comitato ha ritenuto opportuna la presenza della nostra Associazione in quanto sono state ritenute importanti le informazioni in nostro possesso circa l’esistenza del progetto di realizzazione di un “analogo” impianto a pochissimi chilometri dalla sede scelta dal Comune di Roma per l’impianto AMA, precisamente a Monte Lungo (sulla Via Braccianese) nel Comune di Anguillara.
Abbiamo, quindi, fornito al Presidente del XV Municipio tutte le informazioni in nostro possesso riassumendole in un documento che il Comitato ha poi provveduto a protocollare.
Per completezza e chiarezza verso chi legge, riepiloghiamo di seguito quello che dovrebbe essere secondo noi un approccio corretto al problema.
Il progetto ipotizzato da AMA ad Osteria Nuova prevede la realizzazione di un impianto di compostaggio (aerobico) per il trattamento di 50 mila tonnellate/anno di rifiuti organici e 10 mila tonnellate/anno di potature/legno (che viene mischiato ai rifiuti per diminuirne l’umidità). Questo impianto sarebbe a servizio del Comune di Roma, presumibilmente del quadrante nord.
Il progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici a Monte Lungo (inizialmente previsto in altro sito), finanziato con 1 milione di euro dalla ex Provincia di Roma (oggi Città Metropolitana il cui Sindaco è sempre la Sindaca di Roma), è fermo al dicembre del 2015, ma è tutt’ora in corso e – salvo annullamenti – potenzialmente realizzabile.
Non è nostra intenzione sponsorizzare la realizzazione dell’impianto di Anguillara che, peraltro, fu molto avversato da alcune associazioni e dall’attuale maggioranza pentastellata in quanto, nel corso del 2012-2014, la precedente Amministrazione decise di sostituire la tecnologia impiantistica abbandonando l’ipotesi di realizzare un impianto “solo” aerobico e optando per realizzare un impianto “anaerobico e aerobico” con produzione di biogas (da immettere in rete). Lo stato in cui è giunta la procedura di realizzazione dell’impianto di Anguillara consente ancora di cambiare tecnologia progettuale e tornare ad un impianto aerobico. Questa è facoltà dell’attuale Amministrazione. Come è facoltà della stessa annullare il progetto.
Quello che abbiamo voluto evidenziare con forza al Presidente del XV Municipio è l’assurdità di discutere con i cittadini l’ipotesi di realizzazione di un impianto di compostaggio in zona quando esiste il reale rischio che – se non si procede ad un conferenza interistituzionale tra Citta Metropolitana, Comune di Roma, XV Municipio e Comune di Anguillara che, peraltro, sono tutti Enti Locali guidati dalla stessa forza politica – questi potrebbero addirittura essere due!
Se un impianto è mal digerito dalla cittadinanza di Zona (compresi i cittadini di Anguillara) che paga un caro prezzo i disagi conseguenti all’impiantistica già presente, figuriamoci ritrovarsi con altri due impianti.
In conclusione abbiamo suggerito al Presidente del XV Municipio, di rendersi promotore della convocazione di una conferenza tra tra le istituzioni suddette al fine di concordare, in una logica più organica, come la materia richiede, una strategia di quadrante che porti ad una delle possibili seguenti soluzioni (al netto della valutazione dell’impatto ambientale e del doveroso confronto con la cittadinanza locale).
Il presidente ci ha ringraziati per avergli fornito informazioni di cui non era a conoscenza e, vista la situazione, ci chiediamo, se la Sindaca di Roma (e della Città Metropolitana) e la Sindaca di Anguillara, siano loro stesse a conoscenza di quanto detto e se, la Sindaca di Anguillara, abbia agito a tutela dei nostri territori, visto che questo allarme lo lanciammo già a giugno dello scorso anno (LINK).
- Una possibile soluzione potrebbe essere: Anguillara rinuncia al suo impianto, così la Città Metropolitana recupera la somma di 1 milione di euro e la utilizza per realizzare un impianto in una zona baricentrica rispetto all’area nord di Roma priva delle criticità dell’area attualmente individuata (Osteria Nuova). A questo impianto potrà conferire l’organico anche il Comune di Anguillara;
- L’altra possibile soluzione potrebbe essere: il Comune di Roma e AMA rinunciano alla realizzazione dell’impianto ad Osteria Nuova, Anguillara procede nella realizzazione del suo impianto (se a Monte Lungo o altrove, se aerobico o anaerobico lo dovrà e potrà scegliere l’attuale maggioranza), quindi si modifica la convenzione e si permette alle frazioni delle sole Osteria Nuova e Cesano di conferire i rifiuti organici all’impianto di Monte Lungo (la versione attuale della convenzione non consentirebbe loro di conferire perché prevede il conferimento dei soli comuni che abbiano raggiunto il 65-70% di Raccolta Differenziata).
Di una cosa siamo certi, realizzare due impianti ravvicinati è una vera e propria condanna ambientale del nostro territorio.
AGGIORNAMENTO DELL’ULTIMO MINUTO
Mentre stavamo pubblicando questa nota, è stata battuta dalle agenzie la dichiarazione della Sindaca Raggi che di seguito si riporta: “Su Ama abbiamo una grande novità: domani saranno depositati in Regione i due progetti relativi agli impianti di compostaggio di Casal Selce e Osteria Nuova”.
Informazione, quest’ultima, che aumenta le preoccupazioni e aumenta l’urgenza di procedere – immediatamente – alla convocazione della conferenza di servizi interistituzionale sopra suggerita al fine di scongiurare la realizzazione di 2 impianti.
Associazione Progetto Comune
6 pensieri riguardo “Impianto di compostaggio a Osteria Nuova: intervenire prima che sia troppo tardi”